Leader nei componenti per le trasmissioni meccaniche on demand

Il magazine “Panorama” ha dedicato un articolo a Specialingranaggi nel mese di giugno 2024.
L’articolo parla di come abbiamo trasformato le nostre radici commerciali degli anni ’80 in un’azienda leader nella componentistica “custom”. Sotto la guida del CEO Filippo Morello, raccogliamo i frutti degli investimenti in macchinari 4.0 e nel reparto “Import”, offrendo un servizio completo di produzione e importazione. Sviluppiamo 22.700 articoli all’anno, con ricavi di circa 10 milioni di euro ed esportazioni in 18 paesi. Nel 2025 inaugureremo una nuova sede di 8.000 metri quadrati per centralizzare produzione e logistica, puntando su un futuro sostenibile e competitivo.

Specialingranaggi è l’azienda trevigiana che eccelle nella produzione e importazione di trasmissioni meccaniche a disegno.

Se le radici (a carattere commerciale) risalgono agli anni ’80, nei primi 2000 inizia la realizzazione della componentistica “custom”, con l’obbiettivo di soddisfare le richieste sempre più specifiche dei clienti, per il prodotto fuori standard finito a disegno. Dapprima, gestendo i terzisti, poi verticalizzando sempre più la produzione intera, integrando ogni anno nuovi macchinari tecnologicamente all’avanguardia, grazie anche all’industria 4.0. Parallelamente, lo sviluppo del reparto “Import” che soddisfa le esigenze delle aziende più strutturate con necessità di programmazione. “A differenza di altre realtà che, producono o importano, noi ci occupiamo sia della produzione, che dell’importazione di ingranaggi, coppie coniche, pulegge, pignoni per catena, cremagliere e ralle. Offrendo un servizio completo a 360 gradi” – spiega Filippo Morello, CEO e Founder aziendale. La produzione intera, con il suo parco macchine avanzato e supportato da un gestionale integrato, serve a far fronte alle richieste di ingranaggi, pignoni e pulegge “a disegno”, per le commesse just in time, dalle medie alle grandi sene, per industrie in diversi settori. tore agkaio al nale, dalhome automation al manifatturiero, Ci Proponiamo come unico referente, sia per le esigenze di commesse spot, che per quelle con necessità di programmazio-ne, tipiche delle realtà più strutturate. Questo grazie all’import dalla Cina, dove “la nostra gestione di pianificazio-ne, supportata da un gestionale inte-grato, ci permette di avere tempi certi e costi ridotti.” Specialingranaggi gestisce tutte le operazioni legate all’importazione.

“Grazie al nostro personale, siamo direttamente presenti in loco, per far fronte ad eventuali problematiche con i fornitori e occuparci di qualità, organizzazione e logistica. Tutti gli articoli, infatti, sono soggetti a doppi controlli in Cine e Italia. Inoltre, ci occupiamo delle spedizioni/ sdoganamento, gestione scorte, fino alla consegna finale al cliente”

“Oggi, con l’obbiettivo di ricavi per circa 10 milioni, sviluppiamo 22.700 articoli all’anno ed esportiamo in 18 paesi in tutto il mondo, anche se il mercato di riferimento resta per 1’80% Italia”. Gli obiettivi futuri? Specialingranaggi proseguirà nella sua politica di investi-menti, non solo in tecnologia ma anche in risorse umane, e infrastrutture. “Nei primi mesi del 2025 verrà realizzata la nuova sede aziendale, che si estenderà su una superficie di quasi 8.000 metri quadrati. Un progetto ambizioso, che Triplicherà lo spazio a nostra disposizione, centralizzerà e ospiterà sia la parte produttiva che quella logistica. Questa nuova sede non sarà solo un luogo di lavoro moderno e funzionale ma anche un simbolo tangibile del nostro impegno a contribuire a un futuro sostenibile. L’augurio è quello di crescere ancora e posizionarci al meglio con i tempi e la concorrenza!”

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Eccellenza nei componenti per trasmissioni meccaniche

Il nostro consulente aziendale, Nicoletta & Associati, ci ha dedicato un articolo nelle loro Storie di successo. L’articolo parla dei risultati dei nostri investimenti in automazione e macchinari 4.0, con novità come l’inserimento delle ralle nella gamma prodotti e l’implementazione di un sistema gestionale integrato. Stiamo costruendo una nuova sede che unirà produzione e logistica. Guidati dal CEO Filippo Morello, ci impegniamo nella sostenibilità, innovazione tecnologica e miglioramento delle condizioni lavorative. Con una storia iniziata negli anni ’80, continuiamo a crescere con un aumento significativo del fatturato e un focus sul mercato internazionale. È una storia in controtendenza, nel panorama attuale dell’industria manifatturiera, quella di Specialingranaggi, realtà leader nella produzione e commercializzazione di componenti per trasmissioni meccaniche: ingranaggi, pulegge, coppie coniche, pignoni per catena, cremagliere e ralle. A conferma di questa vocazione ad andare controcorrente ci sono almeno due aspetti: uno di lungo periodo, legato alla nascita e all’evoluzione dell’azienda trevigiana; l’altro più contingente, rappresentato dalla gestione della crisi causata dal Coronavirus. Anni ’80: gli esordi come agenti Ne abbiamo parlato con Filippo Morello – Ceo e anima di Specialingranaggi -, che parte da lontano nel suo racconto. “Ci occupiamo da sempre di trasmissioni meccaniche. Abbiamo cominciato negli anni ’80, come agenti per il Triveneto di due grosse società del settore, per le quali gestivamo anche un magazzino a Padova.” Le origini, dunque, sono squisitamente commerciali. I fattori distintivi, fin da allora, sono la conoscenza del mercato e la capacità di relazione con una clientela che in ambito artigianale e industriale compre un ampio ventaglio di settori: tessile, meccanico, manifatturiero, alimentare, packaging, macchinari per marmo, legno e vetro.   Il passaggio a un nuovo business model A partire dal 2000, parallela all’attività già consolidata come agenti, inizia una seconda avventura imprenditoriale che consiste nell’acquisto diretto di componenti per la trasmissione meccanica e nella loro trasformazione tramite officine esterne. “Per alcuni anni questa nuova esperienza è cresciuta lentamente – spiega Morello -, senza però mai interrompere il processo di verticalizzazione che ci ha consentito di portare al nostro interno i macchinari e le competenze per gestire in prima persona le principali lavorazioni. Finché, proprio a cavallo della crisi economica del 2008, è arrivata la svolta: il fatturato di questa seconda attività ha superato le provvigioni come agenti. Da allora abbiamo registrato un’esplosione di vendite, prima in Italia poi all’estero, e la crescita è sempre stata a doppia cifra”.   Una strategia di investimenti a 360° Quali sono i segreti di un successo ottenuto nell’ambito delle forniture industriali in un momento storico caratterizzato da una progressiva deindustrializzazione del nostro paese? Filippo Morello ha pochi dubbi: “Da un lato abbiamo applicato su scala nazionale e internazionale l’esperienza acquisita precedentemente come agenti nel Triveneto, fatta soprattutto di conoscenza del prodotto e delle specifiche esigenze del nostro mercato di riferimento; dall’altro lato non abbiamo mai smesso di investire a più livelli: in macchinari, in capacità di magazzino, ma al tempo stesso anche in organizzazione, automazione e integrazione dei processi e delle funzioni aziendali, secondo una visione da Industria 4.0. La certificazione Qualità ISO 9001 è stata una tappa importante di questo percorso.”   Specialingranaggi in cifre I numeri parlano chiaro. Oggi Specialingranaggi può contare su 30 dipendenti e il suo fatturato deriva al 50% da attività di importazione e commercializzazione, al 50% dalla produzione interna legata a lavorazioni speciali o a commesse urgenti, non compatibili con i tempi lunghi dell’import. Il mercato di riferimento rimane l’Italia, che assorbe il 90% delle vendite, ma la grande scommessa è l’estero che, in prospettiva, dovrebbe arrivare a coprire il 20/25% delle vendite. Gli obiettivi del futuro: export e nuova sede A supporto di questi obiettivi Specialingranaggi prosegue nella sua politica di investimenti, sia in risorse umane, con l’introduzione di un export manager, sia in infrastrutture. “Abbiamo già acquistato il terreno dove sorgerà la nuova sede – afferma con orgoglio Morello -. 8000 metri quadri che raddoppiano lo spazio a disposizione per i macchinari e il magazzino. Un progetto rallentato ma non interrotto dalla crisi del Coronavirus.” Anche perché a questo evento del tutto imprevisto l’azienda ha risposto egregiamente, chiudendo il primo semestre del 2020 con una flessione contenuta del 6% e segnando già a luglio un rimbalzo del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Coronavirus: una gestione esemplare Alla base di questa capacità di reazione c’è soprattutto la strategia e la struttura organizzativa che Specialingranaggi si è data in questi anni, come ribadisce Morello: “Nella prima fase del Coronavirus, all’altezza di febbraio e marzo, quando il problema erano gli approvvigionamenti dall’estero, abbiamo compensato il blocco dell’import con la nostra produzione interna; nella seconda fase siamo riusciti a far ripartire velocemente le importazioni, grazie alla presenza stabile in Cina del nostro personale che da sempre gestisce il rapporto con i fornitori, in contemporanea abbiamo registrato una discreta tenuta da parte dei nostri clienti. Per questo sono moderatamente ottimista rispetto al futuro, nonostante la grande incertezza legata alla ripresa nei mesi autunnali.”

Ingranaggi speciali, tra produzione e import

Il magazine “Trasmissioni Meccaniche” e l’autrice Anita Loriana Ronchi hanno dedicato un articolo a Specialingranaggi nel mese di marzo 2024. Il CEO Filippo Morello racconta la storia e le prospettive future di Specialingranaggi, evidenziando gli investimenti in ottica 4.0 e la realizzazione di una nuova sede che unirà produzione e logistica in un unico polo. Un anno iniziato all’insegna della positività per Specialingranaggi, che raccoglie i frutti di una politica mirata all’automazione integrata dei processi e agli investimenti in macchinari 4.0. Tra le novità, l’inserimento delle Ralle nella gamma prodotti e l’implementazione di un sistema gestionale in grado di interconnettere le due macroaree interne. E prende forma la realizzazione della nuova sede, che riunirà produzione e logistica in un unico polo. Ce ne parla il CEO, Filippo Morello Innovazione, qualità e servizio sono i concetti chiave che contraddistinguono Specialingranaggi, un’azienda specializzata nella produzione e importazione di trasmissioni meccaniche a disegno. La storia di questa azienda di Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, ha avuto inizio negli anni ‘80, quando il padre di Filippo Morello intraprese l’attività come agente di commercio per due importanti società del settore. A partire dal 1999, Specialingranaggi ha evoluto il suo business model, passando all’acquisto di componenti per la trasmissione meccanica standard e alla loro trasformazione tramite officine esterne, alla verticalizzazione interna di tutte le fasi produttive, potenziata oggi, dagli investimenti in ottica 4.0 e col progetto concreto di una nuova sede, destinata ad accogliere in un unico polo le diverse sezioni operative sia di produzione che d’importazione e ad assecondare, così, le accresciute esigenze di una moderna e dinamica industria manifatturiera. Protagonista e anima di questa avventura imprenditoriale è il CEO Filippo Morello, che fa con noi il punto sullo stato dell’arte di Specialingranaggi e racconta quali sono, in prospettiva, gli orientamenti per il prossimo futuro. Nel cuore produttivo del Nordest Dal 1999, Specialingranaggi opera nella produzione e importazione di componenti per le trasmissioni meccaniche su disegno. Grazie al proprio reparto produttivo Specialingranaggi produce e lavora, un’ampia gamma di prodotti quali ingranaggi, pulegge, coppie coniche, pignoni per catena, cremagliere, in qualsiasi tipo di materiale e con trattamenti termici e superficiali, su specifica del cliente. Ma i primi passi sono stati, squisitamente, commerciali. “Fin dall’inizio – spiega Filippo Morello -, i fattori che ci hanno contraddistinto sono stati la conoscenza del mercato e la capacità di relazione con una clientela che, in campo industriale, comprendeva un ampio ventaglio di settori. In seguito, abbiamo avviato un percorso per la produzione e importazione di trasmissioni meccaniche on demand. Questa nuova esperienza è cresciuta progressivamente, senza mai interrompere il processo di verticalizzazione che ci ha consentito di portare al nostro interno i macchinari e le competenze per gestire le principali fasi di lavorazione”. La svolta è arrivata, in controtendenza rispetto allo scenario generale, a ridosso della crisi economica del 2008. Da allora, l’azienda inizia a registrare una crescita nelle vendite, dapprima in Italia, poi anche all’estero, con un aumento del fatturato, sempre a doppia cifra. L’apprezzamento riscontrato è frutto di una comprovata flessibilità e della capacità, quindi, di adeguarsi in maniera estremamente dinamica alle richieste di un comparto in costante trasformazione. Non solo: altro asset fondamentale, oltre naturalmente all’alto standard della produzione, è il servizio garantito alla clientela, avvertito come una vera e propria prestazione di valore su cui basare la filosofia aziendale. Molteplici sono i settori in cui trovano applicazione i prodotti Specialingranaggi: agricolo, navale, meccanico, tessile, metallurgico, food, packaging, macchinari per marmo, legno e vetro. “Siamo molto trasversali – sottolinea Morello -. Diciamo che, per quanto concerne il nostro target clienti, sempre di più stiamo lavorando con aziende strutturate, che ci possono dare visibilità e continuità sotto l’aspetto professionale, con cui tendiamo a fare delle join a lungo termine. È, questo, oggetto della nostra mission. Parliamo di realtà che hanno un orizzonte di programmazione vasto e che lavorano con volumi di un certo tipo”.   Investimenti in ottica 4.0 Uno dei punti di forza di Specialingranaggi è l’accurata gestione di tutte le fasi di produzione e lavorazione, che vengono monitorate da un sistema gestionale integrato; il tutto con la supervisione di un reparto qualità dove opera personale con elevate competenze. “Certifichiamo la qualità dei nostri prodotti tramite controlli strumentali, effettuati con sistemi di misurazione laser automatizzati e di misurazione a contatto – continua il CEO -. La produzione viene controllata passo dopo passo con strumenti elettronici e interazioni di tipo closed loop”. I minuziosi controlli del ciclo di lavoro garantiscono precisione e affidabilità ad ogni tipo di prodotto. “Abbiamo continuato ad investire negli anni – riferisce il CEO di Specialingranaggi -, in macchinari, nelle capacità di magazzino e, al tempo stesso, anche in organizzazione, formazione e funzioni aziendali, abbracciando una visione da Industria 4.0. La certificazione di qualità ISO 9001 conseguita nel 2018 ha rappresentato solo una tappa di questo importante processo”. Due gli elementi indispensabili su cui ha puntato la politica dell’azienda: l’implementazione di macchinari e impianti sia per quanto riguarda la tornitura sia per la dentatura di ultima generazione, e il contemporaneo inserimento di un sistema integrato, in termini gestionali, che interconnette l’intera azienda, dalla parte commerciale, all’area produttiva fino al magazzino, mediante software MRP, MES, APS e WMS. “Abbiamo verticalizzato molto – ribadisce Marello –, sfruttando la 4.0 con un’automazione avanzata anche per sopperire alla carenza di risorse che è sempre più difficile trovare. Automatizzare il più possibile i processi è anche un modo per far fronte a questa problematica, ormai comune a tutte le aziende, compensando la mancanza di competenze e di personale qualificato”. Sul fronte dei prodotti, la novità principale riguarda il recente inserimento delle ralle. “Stiamo spingendo parecchio sul tema, un prodotto che ci sta dando delle soddisfazioni interessanti. Esula un po’ – ammette l’imprenditore – dalle nostre tipologie classiche, in confronto alle quali però può essere complementare per le sue caratteristiche; un elemento ad alto valore aggiunto, sotto il profilo tecnologico, col quale abbiamo voluto differenziarci dai nostri competitors, ampliando la gamma ed offrendo delle alternative o opportunità in più alla nostra clientela”. Numeri in crescita e nuova sede I numeri parlano chiaro. Oggi Specialingranaggi può contare su una trentina di dipendenti e ricavi di circa 9 milioni di euro che derivano al 50% dall’attività di importazione e al 50% dalla produzione interna legata a lavorazioni speciali o a commesse urgenti, non compatibili con i tempi lunghi dell’import. Attività d’ importazione che Specialingranaggi gestisce direttamente in tutte le fasi: dalla presa in carico della logistica, documentazione, gestione degli stock e sotto scorte, garantendo qualità e certificazione monitorate dal proprio sistema qualitativo. Vengono importati prodotti finiti, da fornitori consolidati e rispondenti a minuziosi controlli effettuati in loco direttamente da personale Specialingranaggi, secondo parametri internazionali di affidabilità e precisione. Insomma, una perfetta congiuntura che ha portato l’azienda ad affermarsi nel pur agguerrito contesto di riferimento. Il mercato di riferimento rimane l’Italia, che assorbe circa l’80% delle vendite, ma la grande scommessa è l’estero che, in prospettiva, dovrebbe arrivare a coprire il 30-35% nei prossimi anni. E poi l’altro grande obiettivo, un sogno che sta prendendo forma e che presto assumerà i contorni di una struttura funzionale, architettonicamente moderna, concepita per ospitare un’organizzazione sempre più performante e al passo coi tempi. Si tratta della nuova sede, che sorgerà vicina all’attuale: il terreno era stato acquistato qualche anno fa, poi il rallentamento del progetto a causa del Covid, quindi la ripresa dei lavori ed ora il traguardo che è a portata di mano, con la previsione di inaugurare entro l’anno. “Siamo in costruzione e contiamo di entrare nel 2024 – conferma Morello –. Questo sarà uno sbocco importantissimo per noi, in quanto centralizzeremo nel nuovo sito le due macroaree, produzione e logistica, che in questo momento è addirittura esternalizzata. La finalità è creare nuovi spazi: disporremo di una superficie complessiva di 8.000 m2, di cui 600 per gli uffici e quasi 5.000 m2 di capannone. Riusciremo così a creare un unique selling point, ciò ci permetterà di organizzarci al meglio ed essere più efficienti sotto tutti i punti di vista”     Ingranaggi sempre più green L’impegno per la sostenibilità è considerato strategico in Specialingranaggi, per lo sviluppo futuro dell’azienda e viene attuato attraverso il miglior equilibrio possibile fra le diverse dimensioni, ovvero i risultati economici, i fattori ambientali e il contesto sociale. “Stiamo cominciando a toccare questo tema con grande sensibilità e attenzione – specifica Morello -, anche nell’ottica del nuovo sito produttivo. Il nostro approccio a processi, prodotti, risorse energetiche e fattore umano è sempre più vissuto in chiave sostenibile: per noi è una molla importante per i valori che esso veicola ed anche per la nostra stessa crescita”. A proposito di valore, il manager ricorda i pilastri costituiti da solidità e competitività, un utilizzo delle risorse naturali rispettoso e consapevole dei potenziali impatti, i legami con il territorio ed il benessere dei dipendenti. Essere sostenibili, per Specialingranaggi, significa infatti valorizzare anche il capitale umano e creare tutte le condizioni per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Il fil rouge nell’orientamento alla sostenibilità è modulato su due elementi: innovazione tecnologica e ruolo del fattore umano. “Grazie all’innovazione tecnologica nella gestione dei processi, siamo in condizione – afferma Marello – di ottimizzare il ciclo produttivo e di razionalizzare le lavorazioni, in termini di pianificazione e programmazione dei flussi di lavoro ed anche di migliorare l’interazione uomo-macchina, quanto a prestazioni ma anche come beneficio per la salute psicofisica del lavoratore. La ricerca applicata ai prodotti ci ha portato a sperimentare l’utilizzo di nuovi materiali e nuove tecniche di lavorazione. E l’efficientamento dei consumi si traduce in una migliore impronta energetica, mentre si guarda ad una progressiva riduzione delle emissioni, fino al raggiungimento della carbon neutrality.   Articolo di: ANITA LORIANA RONCHI  

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