Siamo un punto di riferimento nel campo della produzione e importazione di componenti per trasmissioni meccaniche.
Ci impegniamo a offrire servizi di alta qualità e soluzioni su misura nel campo delle trasmissioni meccaniche, per venire incontro a ogni esigenza specifica, sia per prodotti in loco, sia per prodotti importati.
Attraverso un’approfondita comprensione delle dinamiche di mercato e delle specifiche esigenze dei clienti, sviluppiamo prodotti personalizzati che rispondono con precisione a ogni sfida industriale, contribuendo attivamente al progresso tecnologico dei diversi settori.
Il nostro consulente aziendale, Nicoletta & Associati, ci ha dedicato un articolo nelle loro Storie di successo.
L’articolo parla dei risultati dei nostri investimenti in automazione e macchinari 4.0, con novità come l’inserimento delle ralle nella gamma prodotti e l’implementazione di un sistema gestionale integrato. Stiamo costruendo una nuova sede che unirà produzione e logistica. Guidati dal CEO Filippo Morello, ci impegniamo nella sostenibilità, innovazione tecnologica e miglioramento delle condizioni lavorative. Con una storia iniziata negli anni ’80, continuiamo a crescere con un aumento significativo del fatturato e un focus sul mercato internazionale.
A conferma di questa vocazione ad andare controcorrente ci sono almeno due aspetti: uno di lungo periodo, legato alla nascita e all’evoluzione dell’azienda trevigiana; l’altro più contingente, rappresentato dalla gestione della crisi causata dal Coronavirus.
Ne abbiamo parlato con Filippo Morello – Ceo e anima di Specialingranaggi -, che parte da lontano nel suo racconto. “Ci occupiamo da sempre di trasmissioni meccaniche. Abbiamo cominciato negli anni ’80, come agenti per il Triveneto di due grosse società del settore, per le quali gestivamo anche un magazzino a Padova.”
Le origini, dunque, sono squisitamente commerciali. I fattori distintivi, fin da allora, sono la conoscenza del mercato e la capacità di relazione con una clientela che in ambito artigianale e industriale compre un ampio ventaglio di settori: tessile, meccanico, manifatturiero, alimentare, packaging, macchinari per marmo, legno e vetro.
A partire dal 2000, parallela all’attività già consolidata come agenti, inizia una seconda avventura imprenditoriale che consiste nell’acquisto diretto di componenti per la trasmissione meccanica e nella loro trasformazione tramite officine esterne.
“Per alcuni anni questa nuova esperienza è cresciuta lentamente – spiega Morello -, senza però mai interrompere il processo di verticalizzazione che ci ha consentito di portare al nostro interno i macchinari e le competenze per gestire in prima persona le principali lavorazioni. Finché, proprio a cavallo della crisi economica del 2008, è arrivata la svolta: il fatturato di questa seconda attività ha superato le provvigioni come agenti. Da allora abbiamo registrato un’esplosione di vendite, prima in Italia poi all’estero, e la crescita è sempre stata a doppia cifra”.
Quali sono i segreti di un successo ottenuto nell’ambito delle forniture industriali in un momento storico caratterizzato da una progressiva deindustrializzazione del nostro paese?
Filippo Morello ha pochi dubbi: “Da un lato abbiamo applicato su scala nazionale e internazionale l’esperienza acquisita precedentemente come agenti nel Triveneto, fatta soprattutto di conoscenza del prodotto e delle specifiche esigenze del nostro mercato di riferimento; dall’altro lato non abbiamo mai smesso di investire a più livelli: in macchinari, in capacità di magazzino, ma al tempo stesso anche in organizzazione, automazione e integrazione dei processi e delle funzioni aziendali, secondo una visione da Industria 4.0. La certificazione Qualità ISO 9001 è stata una tappa importante di questo percorso.”
I numeri parlano chiaro. Oggi Specialingranaggi può contare su 30 dipendenti e il suo fatturato deriva al 50% da attività di importazione e commercializzazione, al 50% dalla produzione interna legata a lavorazioni speciali o a commesse urgenti, non compatibili con i tempi lunghi dell’import.
Il mercato di riferimento rimane l’Italia, che assorbe il 90% delle vendite, ma la grande scommessa è l’estero che, in prospettiva, dovrebbe arrivare a coprire il 20/25% delle vendite.
A supporto di questi obiettivi Specialingranaggi prosegue nella sua politica di investimenti, sia in risorse umane, con l’introduzione di un export manager, sia in infrastrutture.
“Abbiamo già acquistato il terreno dove sorgerà la nuova sede – afferma con orgoglio Morello -. 8000 metri quadri che raddoppiano lo spazio a disposizione per i macchinari e il magazzino. Un progetto rallentato ma non interrotto dalla crisi del Coronavirus.” Anche perché a questo evento del tutto imprevisto l’azienda ha risposto egregiamente, chiudendo il primo semestre del 2020 con una flessione contenuta del 6% e segnando già a luglio un rimbalzo del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Alla base di questa capacità di reazione c’è soprattutto la strategia e la struttura organizzativa che Specialingranaggi si è data in questi anni, come ribadisce Morello: “Nella prima fase del Coronavirus, all’altezza di febbraio e marzo, quando il problema erano gli approvvigionamenti dall’estero, abbiamo compensato il blocco dell’import con la nostra produzione interna; nella seconda fase siamo riusciti a far ripartire velocemente le importazioni, grazie alla presenza stabile in Cina del nostro personale che da sempre gestisce il rapporto con i fornitori, in contemporanea abbiamo registrato una discreta tenuta da parte dei nostri clienti. Per questo sono moderatamente ottimista rispetto al futuro, nonostante la grande incertezza legata alla ripresa nei mesi autunnali.”